Cari amici del Codice Pelavicino Edizione Digitale
il nostro lavoro prosegue anche in questo rovente agosto. Prima di indicarvi i 5 nuovi documenti messi on line, ci teniamo a ringraziare Stefano Landini e Luigi Marrai per le correzioni suggerite, tutte accettate.
I nuovi documenti riguardano tutti l’area di Ameglia e in particolare l’abitato di Barbazzano, sul promontorio del Caprione, le cui estese rovine sono ancora visibili.
338 – CCCLXXVI
1189 novembre 11, presso Sarzana (in Carcandula, apud burgum Sarzana)
Manzetto, gastaldo del vescovo Pietro nella corte di Ameglia, loca a Erbello del fu Trebianello de la Cala una giova di bosco presso Portesone, al colle di Barbazzano.
339 – CCCLXXVII
1232 giugno 6, Sarzanello (in castro Sarzane, in curia Lunensis episcopi)
Martino di donna Greca, gastaldo del vescovo Guglielmo, loca a Belmese, figlia di Gerardino di Castiglione di Varese, abitante nel luogo detto Prato nella corte di Ameglia, che riceve anche per la figlia Afflorata, il podere un tempo tenuto da Filippo di Prato e dal di lui figlio Villano. Belmese non si deve maritare senza l’assenso della curia vescovile.
340 – CCCLXXVIII
1235 febbraio 18, Ameglia (in curia Amelie)
Guglielmo, vescovo di Luni, loca a Martignono del fu Bonaventura di Barbazzano vari pezzi di terra e un bosco posti al Campo de la Platena, a Feschalino, a Trecarpeneta e al Canneto, a Campo de la Stella e in Aramonte.
341-CCCLXXVIIII
1237 gennaio 26, Ameglia (in curia Amelie)
Guglielmo, vescovo di Luni, loca ad Oliverio di Barbazano de Lamica un pezzo di terra sita ad Atiliano, presso Barbazzano. Il fitto annuo ammonta a un congio e mezzo di mosto. La transazione costa 5 soldi di imperiali.
342 – CCCLXXX
1233 gennaio 12, Ameglia (in curia episcopi de Amelia)
Guglielmo, vescovo di Luni, loca a Oliverio figlio di Gervasetto di Gassano sei iugeri di terra boschiva in Ameglia, a patto che Oliverio si impegni a renderli lavorabili e a costrurci sopra una casa.