Commenta

La storia della Lunigiana e il Codice Pelavicino ha avuto nel passato l’attenzione di numerosi storici locali e nazionali che hanno scritto saggi pregevoli, aperto discussioni sulla collocazione di luoghi scomparsi o sull’interpretazione dei documenti superstiti. I progetto Codice Pelavicino Digitale intende ereditare  questa tradizione illustre e promuoverla anche sul Web, perché la ritiene una risorsa preziosa e da incentivare.

Quindi, se hai osservazioni da fare sui documenti pubblicati o su testi presenti nel sito, compila il modulo sottostante e invia. Le tue osservazioni saranno prese in considerazione. Abbi tuttavia cura, nel caso tu voglia aggiungere informazioni su nomi e luoghi ed eventi di indicare SEMPRE almeno un riferimento bibliografico o documentario che prova le tue considerazioni.

Questi alcuni esempi possibili per le tue osservazioni:

  1. Al documento n. *** non mi trovo d’accordo con la lettura della frase/parola XXXXX che si trova alla riga YY della carta Z del codice. A mio avviso la lettura corretta dovrebbe essere ….
  2. Il toponimo XXXX citato nei docc. n. **** e **** si può identificare nella attuale località di YYYYY come si evince dagli studi di ZT e dai documenti editi da TZ
  3. Il personaggio XY citato nei docc. n. **** e **** si può identificare con XYZ già citato nei documenti editi da TZ

Una volta approvata la tua osservazione sarà visibile nel sito e le sarà data risposta. Se il contributo verrà considerato valido, esso sarà inserito nell’edizione.

107 commenti ricevuti

  1. Il toponimo Sorbolo citato in XXXII 61 si trova in Ameglia
    in quanto” nel quadro di tutte le strade esistenti nella comune di Ameglia” anno 1809, si trova via di Sorbolo a Zanego e Tellaro e terre particolari- tratto da “Barbazzano e dintorni, Le terre ritrovate G. Cabano ed. Milanna 2011

  2. N.378 Lupo Gentile
    pubblicato in “Barbazzano e dintorni- Le terre ritrovate
    Gino Cabano Edizioni Milanna 2011 Nel nome del Signore. Amen.
    Nell’anno 1235, indizione VIII, giorno di domenica 18 febbraio, alla presenza del signor Forzore di S.Maria al Monte, di Engerame figlio di Attolino di Cacio, del notaio Bonalbergo e di molti altri testimoni a ciò chiamati, il venerabile Guglielmo, vescovo di Luni per grazia di Dio, ha dato in affitto a Martignono di Barbazzano, del fu Bonaventura tutte le terre e le vigne che da lo stesso e dalla curia lunense già teneva a quarto e a mezzadria, un appezzamento delle quali è alla Platena ed è vignato..[
    oggi La pianura sulla strada per Tellaro bivio con Via Fiascherino TRav II° ]…un altro appezzamento vignato è a Fescalino, dal mare al capo della via pubblica..[ Fiascherino, si trova lungo la strada che da Lerici conduce a Tellaro, tra la Punta di Mezzana e la Punta di Treggiano. Nella sua baia sfocia il Canale del Lino, l’Arliano dei vecchi documenti. E’ il luogo dove gli uomini di Barbazzano custodivano le loro navi ]….un altro appezzamento vignato nella terra della Carpeneta[ Carpaneta Com. Lerici tra Lerici e San Carlo e Maralunga esiste Via Carpaneta]

    un altro appezzamento è al Canneto.. [Canneto
    citato nel codice al documento N.378, per unità territoriale con gli altri toponimi citati nel medesimo documento, dovrebbe trovarsi nella zona compresa tra il canale di Arliano e l’accesso alla spiaggia della vittoria. Mi confermavano l’ipotesi alcuni abitanti di Tellaro. Nel Codice al n.388 compare Guidone di Canneto e Giunta di Montemarcello che ricevono dal vescovo un terreno a Montemarcello]

    inoltre gli ha dato un iugero di bosco in Aramonte col dovere di rendere alla curia e nella curia di Barbazzano tre congi di mosto puro e senza acqua al tempo della vendemmia…………………….
    Io Engerame del fu Parente del castro di Sarzana, notaio del sacro palazzo, ho autentificato questa carta, già in forma breve, dal notaio Bonincontro di Soliera.

    -Campo de la stela – Com . Lerici esiste ancora Punta delle stelle- tra Fiascherino e spiaggia della Vittoria
    Iugero = misura di terreno di 240×120 piedi pari a mq. 2520,6
    Congio = misura per liquidi di circa l 3

    Riferimento bibliografico: Lupo Gentile

  3. Voce “caroçola”, “Gotulo” Terminologia del Codice PGotolo figlio di Amato di Ascletulo teneva e ha lasciato ai figli la villa di Carozola C.P n.386. Gotolo doveva essere un personaggio molto importante nella comunità amegliese, per dividere ciò che aveva in feudo con gli avvocati della curia (n.374). Nel 1153, C.P.n.386, ottiene a livello dal vescovo, due case nel castello di Ameglia, un terzo della villa di Carozola con vigneti e castagneti, il manso di Sorolo che confina con la Selva Maggiore, un terreno in Pontesella (Partesella che confina oggi con Maralunga e Caletta) e due iugeri di terra in Capo Corvo; in cambio versa la somma di nove denari per tagliare il prato, risiede nel castello e si assume l’onere di fare la guardia diurna e notturna alla porta dello stesso.elavicino

  4. Fornello. Sinonimo di debbio, indica un termine di origine agricola, ancora presente sul territorio come toponimo poco sopra Tellaro (Cartulario.d.Tino. n ccvi) . Alcuni traduttori indicano forno, ma nello stesso codice per forno si trova fornum C.P.27.

    Riferimento bibliografico: Lupo Gentile

  5. Particolarità nei documenti in LUPO GENTILE
    Albergo e Salvato citati al doc. n. 17 del Codice compaiono pure nel n. 381
    Bonavere di Portesone forse padre di Nicolaus è citato nel 17 C.P

    Nicolaus Bonaveri de Pontexono citato nel CLXXVIII (1268) del Cartulario del tinoè citato nel 496 del C.P (1285)

    Martignono de Barbazano q. Bonaventure, citato nel 378 C.P (1235)
    si ritrova nel CCCLXIV Amico, Bonaventura e Gulfredo q. Martignoni potrbbero essere i figli 16 (1274)C.P

    Amico, Bonaventura e Gulfredo del fu. Martignone nel 16 del Cod. Pel. Figurano come uomini di Verucola mentre Amico q. Martignoni è citato nel 402 C.P(1280) come uomo di Barbazzano
    Martignonus (?) è citato nel 16 C.P (1274)
    Bonvicino di Portesone è citato nel CLXXVIII (1268) e nel CCXXXII (1280) Carte del Tino.

    Ugolino e Oliverio sono citati nel 375 C.P (senza data) si parla dei doveri degli uomini di Barbazano, gli stessi uomini compaiono nel 16 C.P (1274) e nel 27 C.P (1275) ma questa volta vengono nominati come uomini di Verucola.

    Eredi del fu Bonagiunta di PORTESONE sono citati nel CCVI Carte Del Tino.

    Riferimento bibliografico: Lupo Gentile

  6. Distretto e corte del castello di Ameglia, Santo Terenzo, Canele di casa del Marzo,Cala, Fracta, Portexono, Verucola, plozo, Monte Marzello Verazzano, Serra –
    Fracta non esiste in carta, ma alla Serra , la parte superiore del paese per tradizione orale è conosciuta come Frate.
    Ploso non esiste in carta ma nella tradizione orale del paese di tellaro,Pozzo si trova posizionato nel foglio 11, altimetrica, tra Tellaro e Pianura (Platena nel Codice)

    Verucolaè citata anche nei doc. 16 e 27 ..nel doc.n.16 del C.P gli uomini di Verucola, vale a dire Guglielmo di Mezzana, i figli di Baldicione, Martignone e Bonico devono portare il Sig. vescovo fino a Roma…

    Nel doc. n. 27 dello stesso codice ritroviamo:
    Gli uomini di Verucola, vale a dire Gugliemo di Mezana, i figli di Baldicione, Martignone e Bonico devono portare …

    il documento n.375, senza data, troviamo praticamente un identico testo ma sopratutto, troviamo citati i medesimi uomini. Leggiamo così che ….
    Gli uomini di Barbazzano devono trasportare il Signor Vescovo con navi,a Genova e a Pisa e anche i suoi messi se vorrà mandarli.
    Questi sono Guglielmo di Mezzana,i figli diBaldizone,Mantignone,Banico,Alberto di Villa, Stefano,il figlio di Dolcebono,la figlia di Riccobaldo,Mercadello
    Stessi uomini, una volta di Barbazzano altre di Verucola?
    Sembra chiaro che Verucola sia il nome più antico di Barbazzano o che nel suo significato indichi un macro toponimo del distretto o di una sua rilevante parte.
    Tale tesi si può giustificare anche perchè nel documento 493 , definiti alcuni confini, viene stabilito…. di ricevere dagli uomini che abitano da
    Portesone verso Trebiano un pagamento per ogni famiglia ovvero uno scafario per il feudo e non si proibisca a coloro che abitano da Portesone verso Trebiano di passare attraverso le vie transitabili di Rimaso(1) e di ricevere (pagamento) per ciascuna famiglia dagli uomini di Verucola…
    Qui si citano le località e non si cita Barbazzano: assurdo!

    1 la via per Rimaso (Rio Maggiore) corrisponde all’attuale strada che da Barcola scende a Romitto e arrivava alla scafa sul fiume

    Riferimento bibliografico: n.493 L.G

  7. n.403 1283 20 luglio Cala, Barbazano, Marlamoza Cala solitana,
    Mezzana, Serra, Verazano, Maretima.

    Marlamozza è toponimo di carta foglio 11.
    La Cala ancora oggi è conosciuta nel Com. Lerici come località anagrafica e si trova tra Verazzano e cala solitana, la Caletta in carta.
    Maretima dovrebbe essere l’attuale Maralunga.
    Tutti i toponimi sono confinanti tra di loro e sono presenti in carta

    Riferimento bibliografico: n.403 Lupo Gentile

  8. Per quanto riguarda le località sopracitate esistenti nel comune di Lerici: Mezzana, Stelle,Fontanelle, Pianura,Tellaro, Barbazzano ,Canale del Lino, Pizzetta, portesone, Valdonega,Canale di Capodacqua, vedi carta (foglio 11 altimetrico Comune Lerici 1/2000) …. Su carta IGM Leric95 II SE canale del Lino e segnato come Canale di Allino

  9. anche il commento precedente è riferito al 493 e non 393

    Faucem Çanicam; et ut a Fauce Çanica suprascripta pro curia et districtu sibi pro castro de Trebiano assignetur; et ut non impediat a castro de Trebiano accipere apportum piscium usque ad Combum;
    Foce çanica dovrebbe tradursi e riconoscersi in Zanego ; già citata come faucem çanega al doc.CCLV-CCLVI delle carte del monastero del tino, mentre Combum dovrebbe riconoscersi in corbun = Corvo

    Riferimento bibliografico: 493 L.G

  10. ilcommento precedente è riferito al 493

    Faucem Çanicam; et ut a Fauce Çanica suprascripta pro curia et districtu sibi pro castro de Trebiano assignetur; et ut non impediat a castro de Trebiano accipere apportum piscium usque ad Combum;
    Foce çanica dovrebbe tradursi e riconoscersi

    Riferimento bibliografico: 493 L.G

Lascia il tuo commento