Software EVT

EVT (abbreviazione di Edition Visualization Technology) è un software per la creazione e la navigazione di edizioni digitali di manoscritti sulla base di testo codificato secondo lo standard TEI XML (http://www.tei-c.org/). Questo software è nato nell’ambito del progetto Vercelli Book Digitale (Archivio e Biblioteca Capitolare di Vercelli CXVII; sito del progetto: http://vbd.humnet.unipi.it/ ) per permettere la navigazione di tale manoscritto, di grande importanza per le ricerche sulla lingua e la letteratura anglosassone.

EVT è cresciuto nel tempo e ha avuto diverse versioni. L’edizione digitale del Codice Pelavicino è per ora basata su EVT1.3, dedicato a edizioni diplomatiche o critiche su testimone
unico, basato su XSLT 2 e le tecnologie del web. Nato nel 2013, EVT1 ha raggiunto la sua versione  finale (EVT 1.3) nel dicembre 2019.

EVT1.3 si basa quindi su tecnologie web standard e aperte, come HTML, CSS e Javascript, per essere sicuri che funzioni su tutti i navigatori web più recenti e sul web quanto più a lungo possibile. Caratteristiche specifiche, come la lente d’ingrandimento, sono affidate a plugin jQuery, di nuovo scelti fra quelli open source e meglio supportati, in modo da ridurre il rischio di future incompatibilità con i navigatori. L’architettura generale del software, in ogni caso, è modulare, pertanto ogni componente che potrebbe causare problemi o rivelarsi non del tutto adatta allo scopo può essere sostituita con facilità. In particolare EVT1.3 ha aggiunto supporti per le traduzioni,  per versi visualizzati come prosa e per la visualizzazione della struttura del manoscritto grazie a VisColl.

Come funziona
Funzionalità
Modifiche per il Codice Pelavicino
Altre versioni
Risorse

Come funziona
L’idea di base di EVT1 è molto simile al modus operandi che comunemente viene adottato per convertire documenti TEI XML in HTML: si applica un foglio di stile al documento, e viene avviato un processo di elaborazione che si conclude con un sito web contenente l’edizione. L’obiettivo ideale è infatti quello di avere uno strumento molto semplice e user friendly al quale affidare i propri dati, tale da richiedere pochissimo sforzo e nessuna conoscenza al di là della codifica XML da parte dello studioso. Per raggiungere questo obiettivo EVT si basa su una struttura modulare dove un singolo foglio di stile (evt_builder.xsl) avvia una serie di trasformazioni XSLT chiamando a turno tutti gli altri moduli. Questi ultimi appartengono a due categorie: moduli che hanno come compito la costruzione del sito HTML, e moduli di elaborazione dei file XML che estraggono il testo dell’edizione che si trova fra i marcatori di pagina (elementi <pb/>) e lo formattano in base al livello di edizione. Tutti i moduli XSLT risiedono nella cartella builder_pack, in modo da avere una gerarchia delle directory semplice e ben ordinata.


evt_builder

Funzionalità

Al momento EVT può essere usato per creare edizioni basate su immagini con due possibili livelli del testo: edizione diplomatica e diplomatica-interpretativa. Questo significa che una trascrizione che faccia uso degli elementi messi a disposizione dal modulo TEI per la trascrizione di fonti primarie dovrebbe essere già pienamente compatibile con EVT, o richiedere solo piccole modifiche per divenire compatibile. La trascrizione del Vercelli Book segue gli schemi TEI standard senza fare uso di elementi o attributi personalizzati: i nostri test con file di altri progetti mostrano infatti un alto livello di compatibilità.
Per quanto riguarda il supporto alle immagini, caratteristiche come una lente d’ingrandimento, lo zoom, il collegamento testo-immagine e altre ancora sono già disponibili. Il collegamento testo-immagine è ispirato dal software Image Markup Tool sviluppato da Martin Holmes ed è stato implementato facendo uso di XSLT e CSS da uno dei collaboratori del progetto; tutte le altre caratteristiche sono basate su plugin jQuery.

ImmagineEVT_CPDigital

Modifiche per il Codice Pelavicino

EVT al momento supporta edizioni di tipo diplomatico o diplomatico-interpretativa, adatta per testi di vario tipo, ma non per documenti di area diplomatica e archivistica, quali gli atti notarili che costituiscono buona parte del contenuto del Codice Pelavicino. Per poter usare EVT in modo da creare un’edizione digitale di questo codice, navigabile come applicazione web, sono state necessarie alcune importanti modifiche al software:
struttura interna: è stato aggiunto il supporto per la codifica che è stata utilizzata per
trascrivere il contenuto del manoscritto, e i relativi fogli di stile per visualizzare i testi e il
materiale introduttivo; anche la funzionalità di ricerca è stata modificata;
navigazione: oltre alla gestione di contenuto di nuovo tipo, è  stato necessario implementare la navigazione sincronizzata delle pagine singole in modalità bookreader, per poter sfogliare il manoscritto senza accedere al testo;
interfaccia web: le modifiche sono piuttosto complesse e riguardano il supporto per
contenuto testuale di tipo diverso rispetto a quello attuale, quindi non solo un diverso livello di edizione (critica invece che diplomatica), ma anche il regesto e il commento al testo.
Risorse

  • Di Pietro, Chiara, e Roberto Rosselli Del Turco. 2018. «Between Innovation and
    Conservation: The Narrow Path of User Interface Design for Digital Scholarly Editions». In
    Digital Scholarly Editions as Interfaces, 12:133–63. Schriften Des Instituts Für
    Dokumentologie Und Editorik. Norderstedt: BoD. https://kups.ub.uni-koeln.de/9085/.
  • Di Pietro, Chiara, e Roberto Rosselli Del Turco. 2020. «La visualizzazione di edizioni digitali
    con EVT: una soluzione per edizioni diplomatiche e critiche». Ecdotica 16: 148–73.
  • Rosselli Del Turco, Roberto. 2019. «Designing an Advanced Software Tool for Digital
    Scholarly Editions». Textual Cultures 12 (2): 91–111.
    https://doi.org/10.14434/textual.v12i2.27690.

Versioni

EVT1 è stato un programma di indubbio successo ed è stato appicato su progetti tra loro molto differenti: questo ha ovviamente creato nuove esigenze e quindi spinto a miglioramenti. Abbiamo infatti constatato che il framework di programmazione esistente era inadatto per supportare alcune funzionalità e che la base di codice XSLT 2 era cresciuta in maniera considerevole, diventando  complicata, difficile da capire e modificare. Questo aumentava il rischio di instabilità generale del sistema e comunque richiedeva, per l’installazione e il funzionalmeto, competenze specifiche in programmazione avanzata in XSLT 2.

Frutto di questi sforzi sono stati:

  • EVT 2: un “reboot” della base di codice sulla base dell’architettura MVC e del framework AngularJS [beta 2 pubblicata giugno 2020]
  • EVT 3: nuova versione basata su Angular 9 [alpha inizio 2021]

Come si cita questa pagina:

R. Rosselli Del Turco, C. Di Pietro, R. Masotti, Software EVT <http://pelavicino.labcd.unipi.it/il-progetto/il-software-evt/>, in E. Salvatori [et al.] (a cura di), Codice Pelavicino. Edizione digitale, 2a ed., 2020 [consultato in AAAA/MM/GG]

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