I dati del Codice

Cari amici e amiche,

l’edizione delle carte del codice, come sapete, è ormai completa, anche se piccole correzioni vengono attuate periodicamete (ultima 06/07/2024).
Ci tengo però a informarvi di alcune importati novità che spero apprezzerete.
Grazie alla tesi di laurea di Dario Santoni (relatori E. Salvatori, V. Casarosa) è ora possibile indagare in maniera più efficace i contenuti dell’edizione.

All’interno del Codice Pelavicino sono menzionate numenrose persone, enti, luoghi e altri tipi di dati, che possono essere consultati tramite gli indici grazie alla marcatuta XML. Tuttavia tale marcatura presenta un potenziale informativo ancora inesplorato, che necessita di ulteriori elaborazioni per essere usufruito. Ad esempio, la codifica delle entità di luogo non contiene di per sé le coordinate geografiche, che però sono calcolabili attraverso l’identificazione col toponimo moderno, quando presente.

Abbiamo quindi realizzato una mappa interattiva dei luoghi, che visualizza attraverso dei punti i luoghi attestati nel codice di cui è conosciuto il toponimo moderno corrispondente. È possibile interagire con ogni luogo, per vedere le informazioni relative all’entità codificata; inoltre è possibile filtrare i luoghi visualizzati per il periodo di tempo in cui è avvenuta la prima attestazione o per il numero di occorrenze totali.

Le tabelle con i dati relativi alle entità (persone, enti, famiglie, popoli) sono inoltre servite per realizzare un nuovo strumento di consultazione, che tramite apposita maschera, permette di effettuare ricerche sulle tabelle di dati, con l’ausilio di diversi filtri, con possibilità infine di scaricare il risultato della ricerca.

Per ogni entità sono state calcolate le occorrenze nel testo, i documenti in cui si trovano e il documento di prima attestazione in relazione alla data cronologica. È possibile scaricare le tabelle a questo link  https://dspace-clarin-it.ilc.cnr.it/repository/xmlui/handle/20.500.11752/OPEN-1011.

In piena ottemperanza ai principi FAIR sono stati inoltre depositati (http://hdl.handle.net/20.500.11752/OPEN-1012) tutti i file che compongono l’edizione del Codice Pelavicino in XML, in modo che altri ricercatori, se interessati, possano scaricare il materiale e sperimentare nuovi metodi di edizione digitale, di estrazione o visualizzazione dei dati.

Il materiale è concesso in licenza Creative Commons (CC CC BY 4.0) ad esclusione delle immagini che sono di proprietà del Capitolo con-Cattedrale di Sarzana.

Il deposito, finalizzato anche alla conservazione nel tempo dell’edizione, è stato fatto nella repository ILC4CLARIN.

Enrica Salvatori