All’interno del Codice Pelavicino sono menzionate persone, enti, luoghi e altri tipi di dati. Nella pagina “codifica“si può vedere quali entità sono state marcate e quali sono andate a comporre gli indici dinamici consultabili nell’edizione.
Tittavia, a prescindere da questi strumenti di corredo, la marcatura presenta un potenziale informativo ancora inesplorato, che necessita di ulteriori elaborazioni per essere usufruito. Ad esempio, la codifica delle entità di luogo non contiene di per sé le coordinate geografiche, che però sono calcolabili attraverso l’identificazione col toponimo moderno, quando presente.
Abbiamo quindi realizzato una mappa interattiva dei luoghi, che visualizza attraverso dei punti i luoghi attestati nel codice di cui è conosciuto il toponimo moderno corrispondente. È possibile interagire con ogni luogo, per vedere le informazioni relative all’entità codificata; inoltre è possibile filtrare i luoghi visualizzati per il periodo di tempo in cui è avvenuta la prima attestazione o per il numero di occorrenze totali.
Le tabelle con i dati relativi alle entità sono inoltre servite per realizzare un nuovo strumento di consultazione, che tramite apposita maschera, permette di effettuare ricerche sulle tabelle di dati relative alle entità, con l’ausilio di diversi filtri, con possibilità poi di scaricare il risultato della ricerca.
Per rendere questi e altri dati consultabili dai letttori, le informazioni codificate sono state estratte, memorizzate all’interno di “tabelle” in formato CSV e JSON. Per ogni entità sono state calcolate le occorrenze nel testo, i documenti in cui soi trovano e il documento di prima attestazione in relazione alla data cronologica.
È possibile scaricare le tabelle a questo link. (https://dspace-clarin-it.ilc.cnr.it/repository/xmlui/handle/20.500.11752/OPEN-1011)
In piena ottemperanza ai principi FAIR sono stati inoltre depositati a questo link (http://hdl.handle.net/20.500.11752/OPEN-1012) tutti i file che compongono l’edizione del Codice Pelavicino in XML) in modo che altri ricercatori, se interessati, possano scaricare il materiale e sperimentare nuovi metodi di edizione digitale, per l’estrazione dei dati o per la loro visualizzazione.
Il materiale è concesso in licenza Creative Commons (CC CC BY 4.0) ad esclusione delle immagini che sono di esclusiva proprietà del Capitolo con-Cattedrale di Sarzana.
Il deposito, finalizzato anche alla conservazione nel tempo dell’edizione, è stato fatto nella repository ILC4CLARIN.