Cari amici,
eccovi cinque nuovi documenti pubblicati. Se nella lettura trovate errori, vi preghiamo di scriverci.
404- CCCCXXXXIII1237 gennaio 30, Ameglia (in curia Amelie). Frate Iacopino, arbitro nella questione vertente tra il vescovo di Luni Guglielmo e i nobili Ugolino e Rollandino del fu Guglielmo Bianco e Raimondino del fu Baldovino di Vezzano, a proposito della casa e delle torri dei figli del fu Lamberto e dei diritti di vassallaggio e di giurisdizione collegati a questi beni, emette la seguente sentenza: il vescovo ha la proprietà piena della metà della giurisdizione della quinta parte di Vezzano e del suo distretto, ossia dei diritti che furono un tempo dei figli del fu Lamberto, il terreno con sopra la torre maggiore, la casa e la metà di tutti i vassalli dei figli del fu Lamberto così come sono stati divisi tra loro e il vescovo. Se Raimondino, Ugolino e Rollandino vantano diritti sui medesimi beni, che li cedano al vescovo in cambio di 60 lire di imperiali. Riguardo all’altra metà della giurisdizione della quinta parte, ossia sulla torre piccola e i vassalli che possiedono i figli di Lamberto, conoscano le parti quanto è stato stabilito e devono osservare, restando all’arbitro la possibilità di tornare a esaminare la questione e quindi mutare le condizioni stabilite.
Copia [C] c. 348r., c. CCCXLr. secondo la numerazione originale.
Edizione parziale in LUPO GENTILE 1912, n. 443, pp. 451-452. Bibliografia : PETTI BALBI 1978, pp. 42-53.
Nel 1236 correva la IX indizione e il 30 gennaio cadeva in giovedì e non die veneris come si legge nel documento. I dati corrispondono se si sposta l’atto all’anno seguente (MAZZINI 1914 p. 29). Stesura in mundum databile tra il 1270 e il 1272 dalla presenza di Bonagiunta de Podio di Lucca.405- CCCCXLIIII1255 marzo 5, Ponzanello ( in ecclesia nova de Ponzanello ) Avendo il vescovo di Luni Guglielmo comprato da Aldobrandino del fu Vivaldo di Vezzano alcuni vassalli, che Aldobrandino teneva in feudo dalla curia e per i quali pagava ogni anno 7 lire di imperiali, e il fitto annuale di due staia di frumento, al prezzo complessivo di due iugeri di terra che rendevano 10 staia di frumento all’anno; asserendo però Adobrandino di essere stato ingannato in quanto era impossibile ricavare dalla terra il fitto dichiarato, il vescovo restituisce ad Aldobrandino in compensazione 40 soldi di imperiali. Inoltre Aldobrandino vende nuovamente al vescovo il fitto annuale di due staia di frumento al prezzo di 4 lire di imperiali.
Copia [C] cc. 348r.-348v., cc. CCCXLr.-CCCXLv. secondo la numerazione originale
Edizione parziale in LUPO GENTILE 1912, n. 444, pp. 452-453. Bibliografia : PETTI BALBI 1978, pp. 61-69.406-CCCXXXXV1255 marzo 21, Ponzanello ( Ponzanelli in domo Aidantis quondam Gondeti ) Mercadante del fu Riccomanno di Prato di Vezzano vende al vescovo di Luni Guglielmo un pezzo di terra posto a Vezano, nel luogo chiamato Prato, per 20 soldi di imperiali. Il vescovo gli riassegna tale bene in affitto al censo annuo di una libbra d’olio.
Copia [C] cc. 348v.-349r., cc. CCCXLv.-CCCXLIr. secondo la numerazione originale
Edizione parziale in LUPO GENTILE 1912, n. 445, pp. 452-453, che nel regesto indica erroneamente la data del 12 marzo407- CCCCXXXXVI1220 marzo 20, Sarzanello ( in castro Sarzane, in curia episcopi ) Il marchese Guglielmo Malaspina, figlio del marchese Morroello, a beneficio della sua anima e per le offese arrecate alla chiesa di Luni, lascia in testamento al vescovo di Luni Marzucco tutto quello che possiede nei distretti di Vezano, Ponzano, Madrognano, Follo, Valeriano, Vesigna, Carpena, Polverara e Bivilione. Contestualmente il vescovo investe Guglielmo di tutti i suddetti beni in feudo, ricevendone il giuramento di fedeltà.
Copia [C] cc. 349r.-349v., cc. CCCXLv.-CCCXLIr. secondo la numerazione originale
Edizione parziale in LUPO GENTILE 1912, n. 446, pp. 455-456, con data 25 marzo.408-CCCCXXXXVII1235 giugno 20, Sarzanello (in curia castri Sarzane) Il vescovo di Luni Guglielmo cede in feudo con divieto di alienazione a Vivaldo e Corrado del fu Lamberto di Vezzano tredici iugeri e mezzo di terra, sette nel Cagaggo del vescovo e sei in Acciliano, in cambio di una torre e di una casa a Vezzano
Copia [C] cc. 349v.-350r., cc. CCCXLv.-CCCXLIr. secondo la numerazione originale.
Edizione parziale in LUPO GENTILE 1912, n. 447, p.457.
Il documento contiene formule ceterate. Passaggio in mundum databile agli anni 1270-1272.