Nuovi cinque documenti

Altri 5 documenti del Codice sono stati pubblicati, si tratta:

  • 313 (CCCLI) 1230 maggio 19, Carrara (Carrarie, ad portam ecclesie de Carraria) – 1230 ottobre 13, Carrara (in platea de Carraria)
    Guglielmino di Ugolino del fu Armannino loca a livello a Egidio del fu Durante di Valle e a Guglielmino del fu Bello di Colonnata un pezzo di terra a Casella eccetto una pianta d’olivo col terreno su cui era piantata. Il fitto è di un denaro di imperiali. La transazione costa 25 soldi di imperiali. Qualche mese dopo il padre del locatore approva e conferma la locazione.
  • 314 (CCCLII) 1240 agosto 7, Bedizzano (in villa de Beduçano)
    Il vescovo Guglielmo concede a Martino del fu Sobolo di Montecchio l’esenzione da alcuni redditi e servizi villanatici, mantenendo solo quelli di homagio, resedio, albergaria, amasiamento e dismasiamento al fitto annuale di due sestari di frumento e due di orzo. La transazione costa 3 lire di imperiali.
  • 315 (CCCLIII) 1271 giugno 10, <Sarzanello> (ad bancum curie vicarie)
    Nicolò di Macone, notaio della provincia di Lunigiana per il vescovo di Luni Guglielmo e per il comune di Lucca, agente al posto del vicario Aldebrandino Tagliamelo e del giudice Bertolotto Gigli, dietro richiesta di Iacopino Tagliavacca, sindaco del vescovo di Luni, chiede a Bellono del fu Guicciardo di Gragnana di Carrara di presentarsi in giudizio. Non presentandosi costui entro i termini indicati, Nicolò emette sentenza riguardo alla proprietà di una terra vignata a Gragnana che Tagliavacca sosteneva appartenesse al vescovo; in particolare stabilisce che la terra torni in piena proprietà del vescovo a meno che Bellono non paghi entro un anno le spese relative al procedimento giudiziario.
  • 316 (CCCLIIII) 1151 dicembre 3, Ameglia (prope castellum Melie, iuxta fluvium qui dicitur Magra)
    Memoria della cessione da parte del vescovo di Luni Gotifredo alla chiesa di San Frediano di Lucca della chiesa e pieve di Sant’Andrea di Carrara con tutte le sue pertinenze, in particolare le cappelle, l’ospedale di Monte Forca con le sue cappelle, l’ospedale di San Leonardo de Padule, varie terre e la villa di Plaula col suo distretto. Tutti gli uomini che abitano nelle terre della pieve sono liberi dalla giurisdizione del vescovo e dei suoi successori.
  • 317 (CCCLV) 1269 aprile 23, Sarzanello (in castro Sarzane, in palacio ipsius domini episcopi)
    Marchese figlio di Alberto del fu Engolino di Miseglia versa al vescovo di Luni Guglielmo 20 soldi di genovesi per la tassa imposta a suo padre dal gastaldo Bonalbergo.